programma
committente
progetto
collaboratori
realizzazione
superficie
crediti fotografici
Polo scolastico (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di 1°grado)
Comune di Milano
Archisbang, Areaprogetti
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1.800 mq
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La visione urbana: incontrarsi alla Scialoia.
Immersi nel verde del parco, gli edifici del nuovo complesso scolastico si dispongono longitudinalmente sul lotto da nord a sud, secondo una sequenza di crescita, da nido a scuola secondaria di I grado.
L’allineamento dei blocchi riprende l’orditura più consolidata degli isolati che si innestano sulla spina dorsale del quartiere. Le funzioni di valenza pubblica sono collocate come perni in prossimità dei 4 bracci trasversali che, rallentati e rinverditi su modello dei woonerf olandesi, fungono da ricucitura tra l’asse commerciale di via Pellegrino Rossi e il nuovo polo culturale e aggregativo della Scialoia.
La grande piazza lineare su cui affacciano a ovest gli edifici diventa il nuovo cuore pulsante del quartiere. Lo spazio nasce dalla pedonalizzazione di via Scialoia (accesso riservato ai residenti e ai posti disabili in prossimità delle diverse scuole) e si allarga sul lotto d’intervento a creare delle anse; se il nido e l’infanzia sono arretrati e protetti tramite un sistema di argini verdi e pavimentati, i piani terra di primaria e secondaria ospitano, debitamente schermati, gli uffici, i laboratori e tutte quelle funzioni che possono essere aperte al pubblico in orario extrascolastico.
Il complesso funge da cerniera tra lo spazio urbano e quello del parco che costeggia la via Enrico Fermi, ammettendo diversi gradi di permeabilità attraverso gli edifici di fruizione pubblica.
L’asse della via Candoglia, la strada verde per eccellenza, connette il sistema parco in cui è inserita la scuola, con il nuovo parco urbano su via Pellegrino Rossi, in una logica di valorizzazione della mobilità pedonale e leggera. Con la stessa connotazione verde via Valeggio chiude il cerchio: un percorso atletico attrezzato che conduce alla parte di parco dedicata agli sport.
Le due vie centrali si configurano invece come percorsi pavimentati dove l’inserimento di arredo urbano, piattaforme, aiuole, etc., costringe gli automobilisti ad adottare comportamenti di guida più prudenti e incentiva l’insediamento di piccole attività di vicinato.
Via Trevi dà accesso al fulcro del complesso: con una mobilità lenta a doppio senso permette il drop-off dei ragazzi o l’eventuale accesso al parcheggio per accompagnare i più piccoli.
Nella sua visione complessiva il progetto fa leva sulle qualità dello spazio aperto pubblico quale possibile luogo di attività fisica, individuale e collettiva, associata all’espressione di socialità e centro civico.
Le dotazioni esistenti sono inglobate nel nuovo progetto per costruire continuità e rafforzare il senso di appartenenza. Nel parco su via Pellegrino Rossi i campetti esistenti vengono avvolti nel ridisegno di uno spazio dinamico, arrampicabile e aggregativo, in cui espressione artistica e gioco si intrecciano parlando alle diverse culture del quartiere.
L’idea di scuola: muoversi liberamente!
L’impianto è concepito come un’aggregazione di corpi a C che ruotano: dalla chiusura introspettiva del nido, all’articolazione di corti protette della materna, allo sguardo al parco della primaria e all’apertura alla città della secondaria, i volumi si dispongono per essere indipendenti, ma interconnessi in modo da valorizzare le potenzialità dello scambio verticale tra livelli contigui nel progetto formativo e con la città stessa.
All’interno della stessa C l’organizzazione degli spazi, l’affaccio delle aule, il verde pertinenziale esterno, stimolano diverse percezioni e attitudini di movimento nei diversi cicli scolastici. A tutti i livelli è fondamentale la logica della flessibilità e della valorizzazione degli spazi comuni per la creazione, attraverso l’architettura stessa, di diversi setting educativi.
L’architettura, il modulo e il modello. Variazioni sul tema.
Se le linee richiamano la tradizione architettonica milanese, le tecnologie sono rivisitate per mirare alla certificazione LEED Zero e WELL for schools: non solo materiali riciclabili, fonti rinnovabili e sistemi passivi per il risparmio energetico, ma grande attenzione al comfort interno, al rapporto con il verde, la luce naturale, la pulizia dell’aria e la qualità acustica.
La struttura dei blocchi scuola è modulare e si presta a diverse configurazioni di facciata. All’ossatura strutturale in legno si possono associare diversi elementi di tamponamento: pannello prefabbricato in cls lavato effetto ceppo di gres, vetro, rete metallica per verde verticale.
Attraverso l’uso dell’impianto a C e del modulo strutturale e di facciata è quindi possibile immaginare la declinazione del modello con innumerevoli variazioni che permettono di adattarlo al contesto in cui si inserisce, dal punto vista degli orientamenti, della gestione della privacy e del rapporto con il quartiere. In questo sistema gli edifici pubblici sono l’elemento eccezionale in grado di creare al contempo il raccordo e l’elemento di distinzione e riconoscibilità.