programma
committente
progetto
collaboratori
realizzazione
superficie
crediti fotografici
Complesso scolastico (scuola primaria, scuola secondaria di 1°grado)
Comune di Parma
Archisbang, Areaprogetti
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6.000 mq
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Il progetto del masterplan scuola nel parco come occasione di valorizzazione del Sistema parchi di Parma.
La città di Parma è dotata di un sistema di parchi articolato e ben strutturato, dal centro verso le aree più periferiche; non mancano punti di eccellenza come il Parco Ducale che ancora raccoglie gli
splendori del passato.
Questo potenziale ecologico viene quasi vanificato dalla mancanza di specificità e di una rete articolata di collegamento tra le aree verdi interne al sistema urbano e quelle di transizione, tra città e paesaggio agricolo. Con l'occasione di ripensamento del polo scolastico-ˇ culturale si apre la possibilità di programmare azioni per rendere i parchi interni alla città parte di un sistema, tanto da poter essere collegati tra di loro attraverso percorsi, luoghi di sosta e sistemi digitali che possano informare sulle specificità e attività in programma: questo paradigma contemporaneo porterà alla maggiore connotazione delle funzioni senza tralasciare l'importante tutela delle reti ecologiche, cosi da mantenere la connessione tra il tessuto urbano e quello agricolo. Il parco accoglie le funzioni dell'architettura con la costruzione dei nuovi edifici, e si struttura con attrezzature legate ai temi dello sport e del benessere, del gioco e dell’attività fisica per le diverse età, e della valorizzazione del patrimonio storico e culturale, custodito e reso consultabile dall’archivio di Stato.
Gli spazi esterni vengono attrezzati per supportare le attività motorie da svolgersi all'aperto, con campi gioco e un percorso di corsa campestre. Il patrimonio vegetale verrà valutato in base al rilievo, per mettere in sicurezza il nuovo parco. Se sarà necessario prevedere nuovi piantamenti, ci saranno le piante da frutto, scelte tra quelle che non richiedono trattamenti fitosanitari: nascono cos. i Frutteti Urbani che consentono di conoscere gli alberi attraverso percorsi botanici-ˇdidattici e consumare ci. che oggi i bambini vedono solo insacchettato. Il sistema dei parchi è connesso da percorsi fisici, pedonali e ciclabili, dall’arredo urbano e dalla continuità nel disegno delle direttrici verdi e da contenuti digitali:
una App, appositamente predisposta, sul modello di quella dei Musei, informerà ad esempio sui percorsi per il running, anche di gruppo. La viabilità di servizio al polo scolastico privilegerà l’accesso dalle piste ciclabili;; sarà studiato un sistema attraverso il quale, lungo la via Gronchi sarà consentito, negli orari prossimi all’entrata ed all’uscita degli alunni il solo kiss and ride, mentre nel resto della giornata sarà possibile la sosta. Le porte del parco saranno caratterizzate da un disegno comune, ben identificabile, e dotate di servizi quali fontane di acqua potabile, bike sharing e cassette con attrezzi per la piccola manutenzione dei mezzi; saranno presenti, infine, mappe tematiche del parco, anche
tattili, per una completa accessibilità.
Il parco nella scuola
La tendenza suggerita dalle linee guida ministeriali sulla riscoperta
delle scuole come beni pubblici per la comunità porta in sé la contraddizione del conflitto tra gestione di una funzione che necessita di protezione e idea stessa di apertura all’esterno. L’idea su cui si basa il progetto è che la scuola sia davvero immersa in un parco urbano, e che questo non diventi meramente il giardino della scuola. Questa sfida pone diverse questioni: il parco deve essere una realtà vitale e di attrazione per i cittadini e le architetture devono agevolare un’adeguata gestione dello spazio pertinenziale senza costituire interruzione allo spazio pubblico. Con tale visione si propone l’organizzazione della primaria attorno
una corte protetta e il sollevamento del blocco della secondaria, attraverso l’utilizzo di un impianto a ponte che al piede ospita le funzioni pubbliche: lo spazio della corte, in questo caso, è chiudibile
durante l’orario di lezione ma la scuola apre i cancelli in orario extrascolastico. L’utilizzo del verde in quota permette di incrementare e differenziare lo spazio esterno a disposizione delle scuole in continuità con gli ambienti didattici. Il ridisegno dell’area è costruito sull’orditura della centuriazione romana, perpendicolare alla via Emilia: ne rimane sentore nell’allineamento delle tre maniche di caserma esistenti, di cui, con demolizione e ricostruzione, si recupera la sagoma esterna. Il motivo costituisce la traccia su cui si inseriscono i nuovi volumi, mentre gli assi di accesso al parco rompono l’ortogonalità nel dialogo con l’intorno urbano e contribuiscono a costituire il perimetro delle aree tematiche del parco. Nella costruzione del polo civico le funzioni con valenza pubblica si sviluppano intorno all’asse di accesso est ovest alle scuole, creando dei contrappunti verso l’esterno, dove la
dimensione espressiva, cognitiva e corporea si intrecciano nel disegno del parco ad aree tematiche (sport, lettura, gioco e aggregazione); la connessione più urbana a sud ovest attraversa il parco definendo un’area dedicata al frutteto urbano e una dedicata all’arte e alla storia della città, in prossimità con l’Archivio di Stato. Qui l’asse intercetta la sagoma delle tre maniche dando accesso all’edificio: un volume compatto dedicato all’archiviazione meccanizzata da un lato, le gallerie dedicate alla consultazione, all’esposizione e alla formazione dall’altra.
Aspetti architettonici, concept e organizzazione dell’edificio
L’edificio è organizzato su un impianto ad H a base quadrata che permette di ottimizzare gli spazi in una struttura compatta con padiglioni differenziati. Il piano terreno trasparente e permeabile, ospita, su due maniche indipendenti, le funzioni collettive, gli uffici e i laboratori. Organizzata per cluster, la didattica si svolge ai piani superiori, dove il volume si frammenta in una cittadella interna con
occasioni di contatto con l’esterno nelle terrazze ai diversi livelli. Il ponte di collegamento diventa un polmone di connettivo abitato, fulcro di relazione tra le case dell’edificio.
La presenza ed il contatto con il verde è costante, sia sul frammentato fronte interno che sull’esterno attraverso l’ordine gigante di aperture che tagliano il volume guardando alle chiome degli alberi. La mensa, padiglione circolare a sé stante, è collegata in quota alle due scuole ed organizzata per essere caffetteria aperta al pubblico al piano del parco.
Aspetti pedagogici
Il cluster green e gli spazi comuni. Il cluster è uno spazio domestico: la scuola perde le sue connotazioni classiche per diventare una casa dove sviluppare personalità e senso di appartenenza. Le aule sono stanze caratterizzate da
spazi differenti (guardaroba, nicchia morbida, sedute informali), banchi e sedie di diverse tipologie e sono in comunicazione attraverso due porte scorrevoli, per diventare spazi di collaborazione. La trasparenza sullo spazio laboratoriale flessibile del cluster permette di lavorare in grandi gruppi o per setting differenti e si affaccia sulla terrazza esterna dove il lavoro didattico prosegue en plein air. I servizi igienici sono pensati per essere un elemento distintivo: trattati con la stessa attenzione di un’abitazione, sono spazi privati, tutti accessibili e a contatto con il verde. Gli spazi morbidi e raccolti sono caratterizzati da forme sinuose e riconfigurabili con tende a sipario. Gli stessi cluster possono essere suddivisi con una tenda o lasciare libera la comunicazione sugli ampi spazi informali del ponte, a disposizione dell’intera scuola.
Biblioteca e laboratori
Organizzati per essere condivisi con la città, questi due servizi dovranno essere offerti in chiave di forte contemporaneità: spazi nei quali le attività, siano esse di conoscenza ed approfondimento, che di sperimentazione, verranno proposte in modalità learning by doing, con attrezzature ed arredi pensati per essere riconfigurabili e flessibili. Dovranno avere l’aspetto di fablab, con attrezzature tecnologiche e tavoli di lavoro, di sale di produzione audio e video, di laboratori per l’osservazione ed il trattamento delle essenze vegetali che caratterizzano il parco. La biblioteca dovrà esercitare la funzione di ricerca delle fonti e di centro di documentazione su cui basare tutte le operazioni di approfondimento e scoperta.
Coinvolgimento e presidio
La scuola nel parco, se oggetto di progettazione che coniughi ascolto attivo e partecipazione, pu. realmente realizzarsi come una struttura capace di rispondere al meglio non solo alle esigenze ed alle aspettative della comunità educante ma anche per offrirsi come civic center, luogo di formazione e partecipazione alla vita sociale dell’intera collettività: uno spazio scolastico permeabile al territorio ed al servizio della cittadinanza, flessibile e collaborativo non solo nella struttura ma anche nelle funzioni, aperto alla collaborazione con i cittadini della comunità scolastica e territoriale, con il risultato di promuovere occasioni che favoriscano i rapporti interpersonali e la conoscenza dell’ambiente urbano,
oltre a incentivare la collaborazione dei cittadini per la cura dello spazio pubblico, vero punto di forza nella conservazione dell’integrità dell’intervento e nella sicurezza dell’utilizzo. Una serie di eventi possono essere organizzati coinvolgendo tutti coloro che negli anni a venire vivranno l’edificio ed il parco, per condividere la visione progettuale e fornire elementi utili alle future attività: accompagnati da faciltatori esperti e dai progettisti, i gruppi coinvolti parteciperanno ad un vero e proprio percorso guidato, comprendente un planning for real (condivisione di contenuti su modelli tridimensionali ed immagini), un park tour, visita dei luoghi per fornire spunti di utilizzo agli amministratori;; una merenda e un report di sintesi delle diverse idee. In questo modo lo spazio pubblico viene condiviso dalla collettività, che lo prende in carico e lo cura attraverso l’utilizzo consapevole.