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crediti fotografici

Nuove strutture scolastiche comunali

Comune di San Vittore
Archisbang
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9.900 mq
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Inserimento territoriale e identità

Il comune di San Vittore, già segnato dalla cesura della strada Cantonale che divide bruscamente il borgo storico dalla conurbazione successiva a sud, risente dello sfrangiamento creato dall’espansione residenziale degli ultimi anni.

Il progetto propone il nuovo complesso scolastico come elemento identitario di contrappunto alla Torre Pala e lavora sulla ricucitura, ridefinendo una centralità attraverso la riqualificazione dell’area pubblica antistante la torre cilindrica della chiesa di San Lucio, che si estende fino alla palestra e il campo da Basket.

Centro civico

Assestato a nord est del lotto di intervento, l’edificio definisce una nuova piazza ponendosi in relazione con il fabbricato dell’ex Amministrazione (che si immagina riqualificata e con funzione pubblica) e lo sbocco del sentiero della Mezzera, il collegamento pedonale privilegiato per il centro del paese. La gradonata, che permette di gestire il dislivello, rafforza la valenza urbana dello spazio e genera un’assialità permeabile nord sud tra borgo e parco, attraverso le trasparenze dell’atrio. L’allineamento su via san Carlo, consolida l’orditura dello sviluppo residenziale a est e permette di utilizzare la strada, a viabilità ibrida e lenta, come accesso di servizio e carrabile all’edificio.

L’architettura

Il peso dell’istituzione è assunto da un’architettura massiva fessurata sui due assi di accesso che instaurano il dialogo con il contesto attraverso scorci profondi, oltre a definire i quattro spazi funzionali che fanno perno sull’atrio centrale: le funzioni più pubbliche, la sala polivalente e il nucleo laboratori, affacciano sulla piazza a nord in modo da agevolare l’utilizzo extra-scolastico, mentre la scuola elementare e la scuola dell’infanzia si rivolgono al parco, con diversi gradi di raccoglimento e apertura verso l’esterno.

I materiali

La struttura portante verticale è in calcestruzzo, impostata su una maglia modulare 8,30x8,30m. I solai sono in legno, così come il nucleo centrale dell’atrio vetrato. La facciata in calcestruzzo a vista è caratterizzata da un texture dall’orditura lineare realizzata con casseratura in assette di diversa profondità. L’impronta del legno sul cemento dialoga con le parti lignee trattate con la tecnica della bruciatura shou sugi ban, che le rende particolarmente resistenti alle interperie e durature nel tempo. La stessa casseratura può essere riutilizzata a tale scopo, in un’ottica di ottimizzazione e sostenibilità.

Un’idea di scuola

Uno spazio di curiosa scoperta e crescita: gli ambienti sono ampi e flessibili, il connettivo accogliente e articolato. La circolarità dei percorsi da spazio al movimento e all’incontro. Il rapporto tra interno ed esterno è una costante trasversale: dall’infanzia alle elementari, ogni aula si estende all’aperto in uno spazio coperto e protetto, fondamentale per l’attività esperienziale ma anche nella gestione del distanziamento e delle precauzioni sanitarie indotte dall’emergenza appena vissuta.

Gli accorgimenti sull’organizzazione degli spazi della scuola sono mirati, infatti, ad un uso ibrido e diversificato dell’intera superficie dell’edificio e delle sue pertinenze esterne con l’obiettivo di immaginare una scuola sempre in grado di rimodularsi, per offrire un setting funzionale allo sviluppo della didattica per competenze, e allo stesso tempo riuscire a reagire meglio, in presenza, ad eventuali momenti di crisi.

 

Il parco

Giardino della scuola e spazio verde attrezzato a disposizione della comunità, il parco ospita un’area giochi per i bambini, a ridosso del sentiero della Mezzera e in relazione con l’area agorà della scuola. Il disegno molto semplice dei percorsi lo connette a sud con il percorso dell’ex linea ferroviaria, oltre all’ampio prato per il gioco libero, attrezzabile anche come campo di calcetto.

Sostenibilità e visione

Nel curricolo proposto con il Piano 21 si pone particolare attenzione al tema dell’educazione allo sviluppo sostenibile. Se è lo stesso edificio scuola ad incarnarne i principi, i bambini avranno a disposizione una concreta e stimolante occasione educativa.

L’area di concorso estesa

Il progetto prevede una riqualificazione unitaria dei percorsi con l’utilizzo di due tipologie di pavimentazioni:

pavimentazione continua in blocchetti di pietra

pavimentazione discontinua con lastre di pietra trasversali, mista a manto erboso.

La prima definisce i percorsi più urbani e ciclabili, la seconda quelli di carattere più rurale, prevalentemente pedonali, e integrati nel verde limitrofo. Gli accessi più significativi all’area larga d’intervento sono segnati da totem segnaletici (lamelle in legno bruciato) o, nel caso dell’area di Piazza Pala, da un piccolo box informativo, punto attrezzato bike-trekking. Tutte le superfici a parcheggio sono trattate con autobloccanti drenanti per aree verdi carrabili. Sedute a gradoni disegnano il terreno in diversi punti, sfruttando i dislivelli per costruire ambiti aggregativi.

La piazza antistante la palestra viene pavimentata per rafforzarne il carattere di riferimento urbano, gli alberi esistenti inseriti in un sistema a griglia di aiuole tonde e sedute circolari, in cui anche le rocce monumentali esistenti sono integrate. Si suggerisce la riqualificazione della Palestra con l’apposizione di una pelle di rivestimento in lamelle lignee shou sugi ban.

Il sentiero della Mezzera è valorizzato come principale collegamento pedonale tra polo civico scolastico e centro urbano, ma mantiene il suo carattere campestre con linea d’acqua a vista, erba e lose. La mobilità lenta è incentivata e predominante: i percorsi veicolari, collocati su tratti contingentati di viabilità mista e limitata, sono ridotti all’essenziale per servire la scuola, fruire delle aree di parcheggio e garantire l’accesso carrabile ai residenti.

L’edificio dell’ex Cancelleria ha un ruolo volumetrico importante nella definizione dello spazio pubblico antistante l’ingresso del nuovo complesso e può contribuire a rafforzare il valore istituzionale dell’area. Si suggerisce, pertanto, di mantenerlo, prevedendo una riqualifica esterna che lo riporti al volume puro, privo di sporti, con l’utilizzo di un unico materiale di rivestimento che dialoghi cromaticamente con la piazza e il nuovo edificio.

Il piano terra, in relazione con la pensilina coperta, potrebbe ospitare servizi legati alla mobilità leggera, mentre ai piani superiori dare spazio all’ospitalità legata a questo tipo di turismo. L’accostamento della gradinata all’edificio esistente avviene tramite la realizzazione di un muro di contenimento in c.a. contro la scala del seminterrato ad ovest, che protegge e garantisce l’accesso durante il cantiere del plesso scolastico

L’accostamento della gradinata all’edificio esistente avviene tramite la realizzazione di un muro di contenimento in c.a. contro la scala del seminterrato ad ovest, che protegge e garantisce l’accesso durante il cantiere del plesso scolastico.

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